INCONTRIAMO LA CULTURA
Rassegna di musica, poesia, storia e letteratura

Trieste, ottobre, novembre e dicembre 2005

A cura di:
Assessorato alla Cultura della Provincia di Trieste
e
Associazione Altamarea
nell'ambito di Pro...vinciamo 2005

ECHI DAL MEDITERRANEO
Proposte di lettura dalle sponde del Sud e del Vicino Oriente:
Tahar Ben Jelloun, Nagib Mahfuz, Amin Maalouf

Proposte a cura di Patrizia Vascotto
Voce narrante: Carlo Pallavidino

CALENDARIO

Giovedì 17 novembre - Caffè San Marco, ore 17.30
Tahar Ben Jelloun. Lo scrittore marocchino che risiede in Francia è considerato uno tra i più interessanti esempi di letteratura magrebina in lingua francese. Molti dei suoi libri sono ambientati a Tangeri, Casablanca, Marrakech e dipingono problematiche di attualità e condizione femminile. Gli sono stati conferiti innumerevoli premi tra cui: da Kofi Annan il “Global Tolerance Award”, dal Centro Pio Manzù la Medaglia del Senato della Repubblica Italiana

Venerdì 25 novembre - Caffè San Marco, ore 17.30
Nagib Mahfuz. Egiziano, nasce al Cairo nel 1911, nel 1988 riceve il premio Nobel per la Letteratura. I suoi romanzi, dove racconta della vita nei quartieri più popolari ma anche delle vicende di borghesi ed intellettuali, sono tra i più intensi e colorati affreschi dell’Egitto moderno

Venerdì 16 dicembre - Caffè San Marco, ore 17.30
Amin Maalouf. Libanese, vive in Francia del 1976 e scrive romanzi di diversa ambientazione. Il suo primo libro, “Le crociate viste dagli arabi” è stato tradotto in moltissime lingue. In un luminoso saggio dal titolo “L’identità” ha trattato una tra le più spinose questioni contemporanee. Nel 1999 ha ricevuto il Premio Nonino

PROPOSTE DI LETTURA

La storia del continente europeo si è svolta in gran parte sulle sponde del Mediterraneo, e le culture che vi si affacciano rappresentano mondi talvolta assai diversi che su questo mare riversano le proprie caratteristiche. Un viaggio attraverso la scrittura vuole andare a scoprire civiltà spesso a noi lontane e qualche volta persino sconosciute - o mal conosciute - che si celano dietro le pagine di romanzi soltanto in apparenza esotici e avventurosi.

Nel ripercorrere le sponde meridionali e del vicino oriente, si va così dal Marocco di Tahar Ben Jelloun, che non è soltanto la grande e rumorosa piazza di Marrakech ostentata nei depliant turistici o le dune di un deserto da cartolina, all’Egitto del Nobel Magib Mahfuz, le cui storie si dipanano nei vicoli e nelle grandi arterie di Cairo - una metropoli che sa essere anche villaggio - immergendo il lettore nelle dimensioni della vita di quartiere ma anche di una borghesia intellettuale alle prese con i cambiamenti di un paese che cerca una sua strada.

Il libanese Amin Maalouf, che come Jelloun vive in Francia e scrive nella propria seconda lingua, regala storie di ambientazione diversa, ma anche scritti che si misurano sulla sfida più imminente – il confronto tra civiltà differenti, l’identità, i valori dei popoli e l’integrazione, le prospettive per le nuove generazioni che devono avere strumenti adeguati per conoscere e comprendere le diversità e la ricchezza che esse riservano. Temi questi affrontati anche da Jelloun, che ha ricevuto per questo il premio ‘Global Tolerance Award’ conferitogli da Kofi Annan, segretario dell’ONU.

Leggere significa conoscere, e può significare anche viaggiare: dentro i costumi, dentro i pensieri, dentro la fantasia, l’immaginazione e l’immaginario dei popoli. Un viaggio se vogliamo ‘virtuale’, che consente di porsi alla finestra e guardare che cosa succede nelle case degli altri. Si scoprono così odori di cibi invitanti, parole di lingue talvolta familiari, spaccati di quotidianità.

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