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LE CANZONI D'AUTORE TRIESTINE
Le canzoni, essendo quasi sempre canzoni d'amore, sono un interessante indicatore non solo delle contaminazioni musicali e poetiche con la cultura dell'epoca ed i suoi stilemi, riflettono altresì molti aspetti della vita sociale di cui l'innamoramento rappresenta il cardine dei rapporti: svelano se l'amore era romantico o meno, se era fortemente controllato dalla morale o più aperto, diretto e solare; se la donna aveva libertà di scegliere il suo uomo e frequentarlo o doveva sottostare a regole e divieti; registrano puntualmente i "luoghi" degli appuntamenti, le mete delle passeggiate, i ritrovi, i balli, le feste; e sono un indiretto catalogo di mestieri e comportamenti che appartengono al tempo passato: in altre parole una spaccato di vita e costumi.
Bruno e Fiorella Iurcev
I due incontri pubblici (venerdì 15 ottobre e venerdì 29 ottobre), propongono una carrellata temporale attraverso le canzoni dialettali d'autore; la prima parte è incentrata sui motivi nati a cavallo fra l'800 e il '900, introdotti da alcuni accenni e dati sulla Trieste dell'epoca: una panoramica tesa a definire come l'afflusso di manodopera maschile e femminile proveniente dagli altri distretti dell'Impero e dal Regno d'Italia comportasse un mescolanza di mentalità e tradizioni che Trieste seppe fondere, ma che ebbe un prezzo umano molto forte.
Al tavolo: Marina Silvestri e Rina Anna Rusconi
Nella seconda serata vengono proposte le canzoni scritte dopo la prima e dopo la seconda guerra mondiale, che riflettono una diversa musicalità in una città di fatto diversa che si dà altri modelli e altri referenti, dove la nostalgia per la grandezza del passato diventa anche struggimento amoroso all'interno di liriche che si conformano ai modelli romantici proposti dal cinema italiano dei telefoni bianchi e dalle favole hollywoodiane. Ciò nonostante un comune denominatore lega gli autori di ieri con quelli più recenti: una ricerca musicale ad alto livello e una graffiante ironia nei testi, specchio dell'espressività triestina.
(Marina Silvestri)
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